Da Bangkok a Bangkok, 2000 chilometri, tanti autobus.
E’ dalla capitale thailandese che inizia il nostro viaggio. Abbiamo avuto modo di conoscere un pò di Bangkok lo scorso anno, e questa volta preferiamo tuffarci in acque più tranquille.
Siamo diretti ad Ayutthaya, verso Nord. La raggiungiamo con un minibus e 60 baht thailandesi. Qui si possono affittare scooter e biciclette, ma credetemi, se il tempo stringe, meglio far ricadere la scelta sul primo mezzo. Il caldo umido non aiuta i ciclisti.
Girare per l’antica capitale del Siam è come visitare un museo archeologico a cielo aperto. Differente dalle centinaia di pagode dorate che si vedono in giro per la Thailandia, Ayutthaya ospita decine di monumenti di pietra, templi aggrovigliati a radici, canali e parchi.
Il primo di diversi Night bus ci porta alla nostra seconda tappa: Chang Mai.
Ci arriviamo alle sei di mattina, non proprio freschi. Diversi templi sono in città, ma uno dei più belli si trova in cima ad una collina ed è raggiungibile solo con un veicolo. Si tratta del Wat Phra That Doi Suthep.
Se vi affidate ai mezzi pubblici, un bus vi porterà sino ad una fermata di tuk-tuk. Poi aspetterete finché il vostro autista non avrà raggiunto il numero sufficiente di viaggiatori per partire.
Fatevi un giro serale tra le vivaci bancarelle del night market e i pub della città: stenterete a riconoscerla il giorno successivo alla luce del sole.
A tre ore e mezza di bus da Chang Mai si trova Chang Rai.
Passiamo di qua per visitare il Wat Rong Khun, meglio conosciuto come White Temple. Fatto costruire nel 1997, è un edificio di gesso e specchietti luccicanti visibile da molto lontano.
Strano per essere in territorio thailandese.
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Da Chang Rai parte un bus per Chiang Khong. Parte ogni mezz’ora, sino a metà pomeriggio, e costa 65 baht. Il nostro ha viaggiato due ore con le porte spalancate.
Chiang Khong è l’ultimo paese thailandese da raggiungere se si vuole attraversare la frontiera ed arrivare in poco tempo a Huai Xai. Le due città si trovano quasi l’una di fronte all’altra. Una è in Thailandia, l’altra in Laos. E’ il fiume Mekong a separarle.
Siamo a Chiang Khong nel primo pomeriggio: da qui ci aspetta un altro autobus per passare la frontiera laotiana. Si, niente romantica navigazione sul Mekong come ci saremmo aspettati, ma semplicemente un ponte.
Ma questo fa parte della seconda puntata.
Potete trovarla qui: https://sullastradablog.com/2019/04/10/da-bangkok-a-bangkok-2000-chilometri-e-tanti-autobus-seconda-puntata/
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